Io dico

"Io dico che decolliamo, e nuclearizziamo. Questa è la sola sicurezza."
Caporale Dwayne Hicks - Aliens

Viaggio in Giappone - giorno 1

Iniziamo quindi la serie di post sul viaggio nella terra del Sol Levante (che alla fine uscirà rilegata in brossura).

Sul giorno 1 in realtà non c'è molto da dire. Sveglia di buon'ora, alle 11 sono a Cascina Gobba e prendo il pullman per Malpensa. Arrivo leggermente in ritardo, il socio è già lì che mi aspetta. Fortunatamente abbiamo i banchi checkin dedicati e sbrighiamo la pratica in un attimo. Poi io vorrei onorare il rituale e andare a mangiare da Mac (l'ho sempre fatto per tutti i viaggi in cui partivo da Malpensa e sono andati sempre bene, per cui ho deciso che porta fortuna). Purtroppo c'è una coda immane e desistiamo... sperem ben...

L'aereo non è male, un 777, ma purtroppo ci capita la fila senza finestrino (e i posti li ho pure scelti io sul sito quando ho preso i biglietti). Il viaggio si preannuncia interminabile ma tanto ci sono i film a tenerci compagnia... Peccato che il mio monitor (come tanti altri) non funzionava per cui MI SONO FATTO DUE COGLIONI COSI'! Le hostess hanno cercato di raccontarci un po' di palle sul fatto che avrebbero sistemato, resettato, configurato, ma dopo un paio d'ore un simpatico steward mi ha detto l'amara verità: "se non funziona adesso, non funzionerà mai. Scriva una lettera incazzata quando torna". Grazie Alitalia.

Provo a dormire un po' ma (ovviamente) non ci riesco... Intanto i display ci informano costantemente su dove siamo (sorvoliamo tutta la grande madre Russia) e soprattutto su quanto manca...

Tempo mancante all'arrivo: 10:12

Tempo mancante all'arrivo: 8:45

Tempo mancante all'arrivo: 6:37

Tempo mancante all'arrivo: 4:53

Tempo mancante all'arrivo: 3:11

Tempo mancante all'arrivo: 1:48

Bastaaaaaa non ne posso più...

Nel complesso comunque, a parte il fatto del monitor (che non è da poco), un buon volo, nessun problema, nessuno scossone e ci hanno portato un sacco di roba da mangiare.

Del giorno 1 non esistono foto.

Avidità

"L'avidità, non trovo una parola migliore, è valida, l'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica, penetra e cattura l'essenza dello spirito evolutivo. L'avidità in tutte le sue forme: l'avidità di vita, di amore, di sapere, di denaro, ha impostato lo slancio in avanti di tutta l'umanità. E l'avidità, ascoltatemi bene, non salverà solamente la Teldar Carta, ma anche l'altra disfunzionante società che ha nome America."
Gordon Gekko - Wall Street

Paradossi

Ultimamente la mia vita è piena di paradossi. Una serie di situazioni in cui da A dovrebbe scaturire B ma non è così. A pensarci bene, qual è l'esatto significato di paradosso? Non lo so mica. Vediamo cosa dice Wikipedia:
Un paradosso, dal greco parà (contro) e doxa (opinione), è una conclusione che appare inaccettabile perché sfida un'opinione comune: si tratta, infatti (secondo la definizione che ne dà Mark Sainsbury) di "una conclusione apparentemente inaccettabile, che deriva da premesse apparentemente accettabili per mezzo di un ragionamento apparentemente accettabile".
Si, più o meno è quello che avevo in mente...

Perché non dovrei?

"Perché non dovrei lavorare per l'NSA? Questa è tosta. Ma provo a buttarmi. Diciamo che lavoro all'NSA, e mettono sulla mia scrivania un codice che nessuno sa decifrare, forse ci provo e magari ci riesco. E sono fiero di me perché ho fatto bene il mio lavoro, ma forse indica la località di un esercito ribelle in Nord Africa o in Medio Oriente. Ottenuta la località bombardano il villaggio dove i ribelli si nascondono. 1500 persone con le quali non ho mai avuto problemi restano uccise. Ora i politici dicono 'Oh, spedite i marines a sorvegliare la zona' perché non gliene frega niente, non ci sarà un loro figlio a farsi sparare, come non c'erano loro quando era il momento perché erano in gita nella Guardia Nazionale. Ci sarà un tipo di Southy a prendersi una sventagliata nel sedere, torna in patria per scoprire che la fabbrica in cui lavorava è stata esportata nel Paese da cui è arrivato e quello che gli ha sbrindellato il culo ora sta al suo posto e lavora per 15 centesimi al giorno e non va mai a pisciare. Nel frattempo capisce che la ragione per cui l'avevano mandato a combattere era installare un governo che ci avrebbe venduto il petrolio a buon prezzo, ed è chiaro che le compagnie hanno usato quella scaramuccia lontana per addomesticare i prezzi. Un aiutino notevole per i loro profitti, ma non aiuta il mio amico, a due dollari e cinquanta al gallone. Ci vanno con molta calma a reimportare il petrolio, magari si prendono finanche un alcolizzato skipper a cui piace bere Martini e fare pazzi slalom tra gli iceberg. Finisce che quello ne centra uno, sparge il petrolio e uccide la vita del Nord Atlantico. Così il mio amico ora è senza posto e non può permettersi l'auto e va a piedi a fare i colloqui di lavoro e si sfrange perché la sventagliata nel sedere gli ha procurato le emorroidi. Nel frattempo muore di fame, perché ogni volta che cerca di mangiare la sola prospettiva è un merluzzo del Nord Atlantico intriso di petrolio salato. Allora cos'ho pensato: mi conservo per qualcosa di meglio. Ci rifletto, cazzo, mentre aspetto. Perché non uccido il mio amico? Gli frego il posto, lo do al suo peggior nemico, alzo i prezzi della benzina, bombardo un villaggio, ammazzo le foche, fumo hashish e vado nella Guardia Nazionale. Potrei essere eletto Presidente."
Will Hunting

Sport | Team Penning

Un paio di anni fa mi hanno invitato a vedere una gara di team penning, sport (se così vogliamo chiamarlo) del quale ignoravo l'esistenza. Ispirato al mondo country americano, si svolge in questo modo: dentro un recinto ci sono una squadra di 3 cavalieri e 30 vitelli numerati da 0 a 9 (quindi ci sono 3 vitelli con lo stesso numero). Entro un tempo prefissato (mi pare 90 secondi) i 3 cavalieri devono mettere dentro un recinto più piccolo i 3 vitelli con lo stesso numero che viene deciso in maniera casuale dai giudici all'inizio dei 90 secondi. Tutt'altro che facile, e abbastanza spettacolare, almeno all'inizio. E poi si respira quell'aria da ranch che fa tanto film americano. Un pomeriggio diverso, e l'occasione di fare qualche scatto.

La galleria completa è qui: http://donnifoto.zenfolio.com/teampenning