CVDM

Conoscete il sito CVDM - Che Vita Di Merda? Beh, da quando l'ho scoperto, non posso fare a meno di leggerlo tutti i giorni. Di cosa parla? Semplice, post brevissimi (massimo due o tre righe) in cui vengono raccontate figure di merda colossali o sfighe cosmiche. Tutti i messaggi devono finire con CVDM.

Bene, oggi vi racconto la mia (anche se ovviamente nel mio stile non saranno due o tre righe).

Andiamo al fiume a prendere il sole. Io, un mio amico e sua moglie. Arriviamo e ci piazziamo. Ci guardiamo intorno. A circa una trentina di metri ci sono quattro ragazze, straniere, tipo brasiliane. Una non si guardava, ma le altre tre non erano male. Micro-bikini (meno ancora di un perizoma), culi da paura e una addirittura in topless. Io e il mio amico ci lanciamo sguardi compiacenti e commentiamo. "Oh ma hai visto il culo di quella?" "Eh si..." La moglie... potete immaginare.

Dopo un po' si rivestono e fanno per andare via. E devono passare davanti a dove siamo noi. Io e il mio amico ci prepariamo allo spettacolo in prima fila. Arrivano... Si avvicinano... Ma... Ma...

ERANO QUATTRO TRANS DO BRASIL !!!

Io e il mio amico con l'occhio a palla allucinato... e sua moglie che rideva e ci prendeva per il culo!!

CVDM

Molto (semplice | complicato)

Spesso mi faccio questo quesito esistenziale: ma le cose sono semplici o complicate?

Ho cominciato a chiedermelo quando ho iniziato a farmi una cultura finanziaria. Leggendo i vari articoli, sentendo le varie dichiarazioni dei guru della Borsa, a volte sembra che tutto sia molto semplice: è successo questo, è ovvio che poi succedesse quest'altro. Si riprende l'economia, ovvio che il petrolio sale. I tassi scendono a zero, era ovvio che gli investitori sarebbero rientrati sull'azionario. C'è stato il terremoto in (dove volete voi), ovvio che la borsa sia scesa. E via di questo passo.

Sembra tutto ovvio, dopo. In realtà tutto è terribilmente complicato. L'economia è formata da milioni di soggetti, milioni di transazioni, e i prezzi si formano in base a mille parametri. Mille e mille rivoli che alla fine vanno da qualche parte. Se si riesce a guardarli dall'alto magari possono sembrare semplici. Oppure siamo noi a semplificare il modello.

Mi viene anche da fare un paragone con l'amore (paragone ardito, lo so). Per alcune persone è tutto molto semplice. Si trovano, si piacciono, si sposano, fanno figli, si amano. Ne conosco poche, ma ci sono ancora. Per altre invece (quasi tutte le altre) è tutto molto complicato. Mille casini, mille problemi, mille ostacoli, mille sofferenze, mai contenti, mai soddisfatti.

Per cui alla fine, le cose sono semplici o complicate? O siamo noi che le vediamo così? O siamo noi che le rendiamo così?

Mi sa che la risposta a questa domanda è semplice e complicata allo stesso tempo.

:-)

Progresso

Vi siete mai chiesti perché alcune cose nel 2009 sono ancora così difficili informaticamente parlando? Per es. stampare rimane una delle cose più complicate, se non siete nella vostra rete solita. E poi prendere un file HTML e editarlo dentro Word.

In questi giorni dovevo scrivere un documento partendo da un report generato in automatico, e disponibile in vari formati, tra cui gli unici usabili sono HTML e PDF.

Ho fatto i seguenti tentativi:
- importazione diretta dell'HTML in Word. Fallito, troppo codice Javascript, Word non lo apre neanche.

- copia incolla dal browser a Word. Fallito, si incasina tutta la formattazione.

- ho provato a ripulire il file dal Javascript, ma l'ho sputtanato.

- ho provato anche a usare i formati CSV, XML e MHT. Inutilizzabili.

- sono passato al PDF. Copia e incolla da Acrobat. Niente da fare, si perde tutta la formattazione.

- ho trovato un programmino che trasforma il PDF in DOC. Solo che il DOC che ne esce è talmente infarcito di textbox, tabelle e altre schifezze che di fatto è inutilizzabile

- ho trovato un altro programmino che trasforma il PDF in DOC. Questa volta il DOC che ne esce è infarcito di tabelle e altre schifezze ma è quasi utilizzabile
Decido allora di editare questo e dopo un 3 ore di bestemmie prendo e lo incollo dentro al mio documento. Solo che questo è in formato Letter perché il PDF di partenza era così. Per cui mi sputtana tutta la formattazione anche del resto del mio documento che è in A4. Provo a forzarlo in A4 ma Word non me lo fa fare dicendo che i margini escono dalla pagina. Ogni 3 righe cambiano per cui... Grazie.

Allora riparto dal PDF originale, e uso PDFCreator per ristamparlo in A4. Poi lo riconverto in DOC e lo riedito per altre 3 ore. Alla fine lo rificco nel mio documento e passo altre 3 ore a sistemare la formattazione, i ritorni a capo, ecc. Ah, e intanto la maggior parte degli elementi grafici si sono spostati a cazzo e rimetterli a posto è impossibile...

Vediamo se nel 2019 questa cosa sarà risolta... nel frattempo andatevene un po' a fanculo...

Perplesso

Due notizie mi hanno colpito in questi giorni:

ANSA: "Ucciso a Napoli tra l'indifferenza dei passanti"

LA STAMPA: "Nomade abbandona cucciolo incastrato nella scala mobile"

Nel primo caso, sono scappati tutti e hanno lasciato morire una persona come un cane. Nel secondo, il tipo è stato "bloccato da una folla minacciosa di persone".

Sono solo io che vedo l'assurdità di queste due notizie? Sono solo io che vedo lo sgretolamento di una società? Sono solo io che penso che stiamo perdendo di vista i veri valori?

Senza risposte, come sempre.

Ennesimo post troppo lungo

Riporto alcuni stralci di un articolo pubblicato da ZeusNews:

Il 95% dei blog giace abbandonato

Milioni di blog non vengono più aggiornati dai loro autori: caduta l'illusione
di una facile notorietà, restano in attività quei pochi che hanno qualcosa di
interessante da dire.

Internet è cambiata, sono nati i social network e l'effimera attrattiva dei diari online è andata spegnendosi per una buona parte degli autori.

Ai tempi d'oro, molti avevano aperto un blog convinti di ricevere migliaia di visite e commenti ogni giorno; forse avevano iniziato a scrivere dopo essere stati attirati dalle storie di chi riusciva a guadagnare tanto da poter vivere con questa attività. Altri invece speravano di diventare famosi, di rivelarsi al mondo come scrittori o di mostrare il proprio genio.

Mentre tutti scrivevano, tuttavia, pochissimi leggevano, e sono pochi gli scrittori abbastanza stoici da sopportare di avere solo sé stessi come lettori.

Nel frattempo iniziavano poi la propria storia MySpace, Twitter e Facebook i quali, oltre a rappresentare la nuova moda, hanno rapidamente imposto un modo di comunicare più rapido, immediato, a livello di Sms: nessuno - o quasi - ha più tempo e voglia di leggere lunghi post.

Il mio blog non è morto, almeno per ora. Questa è l'unica certezza. Perché ho cominciato a scriverlo non lo so neanche io precisamente, ma sono onesto e credo che la vanità giochi un ruolo importante.

L'ultima frase mi ha colpito. Faccio post troppo lunghi, lo so. Io stesso leggo un sacco di blog e spesso salto i post troppo lunghi. Non ho il dono della sintesi. Cerco di imitare il maestro Mantellini, ma con scarsissimi risultati.

Questo è l'ennesimo post troppo lungo.

Meno male che Rossi c'è!

Questo fine settimana è stato molto pesante, per un motivo che non vi sto a dire perché sapete che non amo parlare molto dei fatti miei. Mentre mi crogiolavo nel mio malessere privato, un lampo ha rischiarato la giornata: la straordinaria impresa del Profeta.

Incredibile.
Immenso.
Inimitabile.

Quest'anno non ne avevo ancora parlato, perché ogni volta ho paura che sia l'ultimo anno buono. Anche se fosse, e prima o poi sarà, dovremo solo ringraziarlo e fargli un monumento.

Altre cose finiscono, e prima o poi finirà anche questa, ma per il momento gare come quella di oggi ti ridanno qualche emozione. Altri ti tradiscono, ma il Profeta c'è ancora. Grandissimo.


Per tutto il resto c'è Mastercard

Vedere una sfilza di ricchi e potenti (tra cui l'amministratore delegato della principale industria petrolifera italiana) fare la fila per incontrare Gheddafi sotto la tenda beduina, non ha prezzo.

Riguardatevi Syriana, uno dei migliori film degli ultimi anni. E poi pensateci ogni volta che fate rifornimento per andare al mare.

T4

Sono stato a vedere Terminator Salvation con la speranza di vedere un grande film. Purtroppo sono rimasto parzialmente deluso, ma forse le mie aspettative erano troppo alte.

Quando vidi il primo Terminator (capolavoro) rimasi folgorato dalle immagini che rappresentavano il futuro post-apocalittico, in cui gli uomini lottavano contro plotoni di Terminator, mentre gli Hunter Killer passavano sopra le loro teste e i cingolati avanzavano su una distesa di teschi umani. Essendo T4 ambientato interamente in questo futuro, speravo di vedere un paio d'ore di questa roba.

In effetti è così, e per tre quarti di film il tutto è abbastanza "realistico", con delle riprese molto belle, ma purtroppo il finale mi sembra molto debole e inverosimile. Ripensandoci poi, a mente fredda, nel film ci sono parecchie ingenuità. Comunque, se non ho capito male, questo è il primo episodio di una nuova trilogia. Infatti il finale è aperto, e la storia si svolge 11 anni prima degli avvenimenti narrati in T1. Speriamo che i prossimi siano meglio.

Nostalgia

Le ultime puntate di E.R. mi hanno fatto venire una botta di nostalgia... Prima la puntata con il flashback di Mark Green, poi il ritorno di Carter (personaggio che io adoravo) e infine la comparsata di Benton, Ross e Hathaway...

E.R. mi è sempre piaciuto molto, più che altro per il livello di approfondimento dei personaggi e le tante storie dolorose. Le ultime serie poi secondo me sono riuscite a tornare al livello delle prime, pur con personaggi completamente diversi da quelli originari (amatissimi).

Tutta la sfilza di telefilm a sfondo medico venuti dopo non mi ha fatto cambiare idea.

Slogan

Ormai i giornali e i TG italici danno le notizie solo per slogan. Settimana scorsa per esempio:

"Niente più code agli sportelli anagrafici, da oggi i cittadini milanesi potranno richiedere e ritirare i propri certificati in qualunque ufficio postale"

E certo... perché in posta non c'è mai coda vero?